8.15 : suona la sveglia. In realtà suona un'ora prima, quando fanno colazione Xabier e Joseba "B" perchè la mia camera è quasi dentro alla cucina e odora sempre di sardine e tortillas spagnole... Quando mi siedo a tavola c'è Joseba "A" che mangia latte e Nesquik e Nica che si sta spalmando la marmellata di morango -non so cos'è- sul pane. Dopo cinque minuti arriva Pablo e si mangia un'arancia.
Questo è il secondo turno delle colazioni, dopo di noi ci sono Erika Sara e Ina (3° turno) e Federica e l'altra Sara (4° turno). Amanda non so se fa colazione perchè si alimenta solo di sardine.
Comunque. In casa abbiamo toccato punte di quindici persone, i turni sono stati anche di più.
9.05: Joseba "A" ed io usciamo. Fermata obbligatoria in contemplazione estatica davanti alla vetrina della parrucchiera gnocca sotto casa, poi ci incamminiamo verso la fermata di Picoas. Spesso ci sono macchie di sangue sul marciapiede. Nell'attesa della metro facciamo conversazione in portoghese: abbiamo sviluppato una capacità impressionante nel combinare gli stessi 20 vocaboli per formare frasi sempre diverse.
9.20: Ci salutiamo. Io arrivo a Saldanha, dove lavoro, mentre scendo dalla metro ci diamo appuntamento alle 13:00 a casa per il pranzo. Atè logo, bom trabalho!
9.30: Varco la soglia del palazzo al 23 di Av. Duque d'Avila, saluto Antonia la portiera che ultimamente mi attacca delle pezze allucinanti e mi racconta la vita della sua famiglia risalendo di generazione in generazione fino alle guerre di indipendenza. Entro in ufficio e c'è già il grafico. Magliettina e golfino leopardato. L'ho guardato in faccia un paio di volte in due mesi, sta dietro ad uno schermo di Macintosh di 2 metri quadri. Parentesi su Beactive: lo studio è una figata. Ci sono tre montatori video, un tecnico del suono, il grafico, due giornaliste che non sto a ripetere che sono super-gnocche, due produttori, una scrittrice e il direttore.
Bene. Di mattina si lavora duramente.
[Ho dovuto rimuovere alcune parti del blog - come questa - poi vi spieghero' il motivo...]
Alle 12:30 esco e chiamo Joseba. Decidiamo per telefono cosa mangiare e siccome lui arriva a casa prima di me ma non sa cucinare, gli dico cosa deve fare (Ndr: il telefono non lo paghiamo): entao, taglia la cipolla a pezzettini, sbatti due uova, aggiungi il pepe, rosola il bacon, un po' di panna... sì bravo, adesso butta la pasta... e quando arrivo a casa è pronta la carbonara.
Fine prima parte.
A vag a lèt.
Guss