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sabato 9 gennaio 2010

Bische clandestine.

Anche a Roma si gioca a poker, ogni tanto. Martedì è uscita una bella seratina. Lasciatemi dire una cosa che non dico mai: Isaac hai avuto solo culo.



Comunque. Vorrei cogliere l'occasione, questa sera che piove, per raccontarvi dopo quasi due anni la vera storia di quel giorno in cui tutti quanti, cioè il sottoscritto, Andrea F., Gianni V., Samuele F., Filippo F., Michael-Guerrino S., giocammo quel brutto tiro a Francesco B. (chiamerò tutti così, con un nome in codice, perchè da quel giorno, quel fatidico giorno, Francesco B. ripete che mi vuole denunciare e credo che prima o poi lo farà).

Bene.

Partiamo dal pomeriggio.

Ero tornato da poco da Sydney, mi annoiavo, studiavo filologia latina per integrare l'esame a settembre, perciò alle cinque di pomeriggio, quel pomeriggio di quel giorno fatidico, decisi che avevo studiato abbastanza e iniziai a progettare lo scherzo per la serata. Avremmo giocato a poker proprio a casa di Francesco B. C'è da dire che - ormai non più - ma allora eravamo proprio patiti, la serata del poker era un evento, soprattutto per i due giocatori più accaniti. Io, e il signor Francesco B.
Telefonai a Gianni V. e gli spiegai tutto nei dettagli, chi meglio di lui poteva farmi da complice. Faccio più volte le prove, preparo i due mazzetti truccati, tutto sarebbe successo in una sola mano, alla perfezione, ognuno sapeva il suo ruolo, il mazziere lo facevo io, Gianni V. il complice, Michael-Guerrino S. il cameraman e Francesco B. doveva solo giocare come faceva di solito, come farebbe chiunque se si trovasse nelle mani un poker di tre, nè più nè meno.

Arriva la sera.

Noi sei ci incontriamo venti minuti pima, davanti alla vecchia casa di Francesco B., d'inverno disabitata - e parecchio fredda - per decidere i ruoli e finire di memorizzare gli ultimi dettagli. Tutto regolare. Arriva il padrone di casa, ci apre, entriamo con lui, Michael-Guerrino S. regge la telecamera e riprende tutto, facciamo finta di girare un bel filmino per ricordo.

Francesco B. è felice perchè ha comprato i sigari per i suoi amici e non sospetta nulla.

A questo punto, ho già raccontato troppo. Vi lascio al video:




Ha smesso pure di piovere. Vado a cercare un avvocato.

Sempre vostro,
Guss.