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giovedì 18 marzo 2010

Una storia vera - Capitolo II

Hola, que tal!

Qua è un casino, come ieri. Però riesco a scrivere lo stesso. La città è stressante e via Oderisi da Gubbio non ne parliamo, sempre piena di cacche in particolare davanti al cancello di casa mia. Certi cani dovrebbero vergognarsi. Sono successe altre cose da ieri. E’ ritornata della gente che poi se n’è già andata, c’è stato un concerto, qualcuno si vuole trasferire in Svizzera, qualcuno cerca casa e qualcuno stamattina ha pestato una cacca in via Oderisi. Un casino.

Vabbè comunque. Un paio di cose. La prima l’ho detta, mi hanno fatto un contratto di un anno, perciò quest’estate niente concerti alla piazzetta delle Conserve. E la seconda cosa l’ho già detta anche quella, andiamo a trovare i baschi il 14-15-16  maggio, sempre finalmente. Abbiamo preso il volo io ed Erika e forse viene anche Francesca di Firenze, ma è un po’ indecisa. Peccato. Ci terrei che venisse.  Mi piace anche un po’. Perciò sto usando tutti i mezzi – anche subdoli – per convincerla, ma finora niente.  Cioè per esempio ieri le ho inviato questo: 


Ma non si è decisa. E poi sul blog ho scritto una storia – adesso lo posso dire – totalmente inventata solo a quello scopo. Scusa Franci, sono una persona orribile, ti ho mentito. Alla fine ci rinuncio, non cercherò di convincerti con l’inganno e non userò più sotterfugi. In un primo momento, per convincerti in modo subdolo avevo pensato di far leva sulle tue grandi passioni, il cucito (i tessuti, gli scampoli e tutto il resto) e la salamoia (non ho ancora capito come puoi bere la salamoia nei barattoli di olive, comunque vabbè sono problemi tuoi). Dicevo, in un primo momento ci avevo pensato ma non mi è venuto in mente niente. Perciò alla fine, se non te la senti, pazienza. Mica posso insistere da qui a due mesi.

Vabbò, capitolo chiuso.
Saluto tutti, mi butto sul divano che sono cotto.

Messaggio privato per Erika (se non siete Erika per favore non leggete, per questioni di privacy).

Ciao Enri, senti scusa se ti scrivo qui ma ne approfitto visto che ci sono.
Guarda un po’ a questo link, è una fiera che mi piacerebbe molto vedere a Bilbao, che ne pensi?

www.fiera-bilbao.es

Credi che ci riusciamo?
Ti viene in mente qualcuno che è stato con noi a Lisbona a cui potrebbe interessare?
Fammi sapere, poi magari ci sentiamo.

Ciao!
Guss.

martedì 16 marzo 2010

Una storia vera - Capitolo I

Hola hombres!
Qua è un casino. Tra l’altro era un bel po’ che non scrivevo. Che stress, la città. E meno male che non siamo a Milano. Sono successe delle cose nel frattempo, gente che se ne è andata, che è ritornata, che domani se ne va di nuovo, gente che litiga, che lascia la casa, che cerca la casa, che cerca lavoro. Un casino.

Vabbè comunque. Un paio di cose. La prima è che mi hanno fatto un contratto di un anno, finalmente. E la seconda, sempre finalmente, è che andiamo a trovare i baschi il 14-15-16  maggio. Abbiamo preso il volo io ed Erika e forse viene anche Francesca di Firenze, ma è un po’ indecisa. Peccato. Ci terrei che venisse.  Mi piace anche un po’. Perciò sto usando tutti i mezzi – anche subdoli – per convincerla, ma finora niente.  Cioè per esempio oggi le ho inviato questo: 


Ma non si è decisa. Quindi alla fine ci ho rinunciato, ho deciso che non cercherò di convincerla con l’inganno e non userò più sotterfugi di qualunque genere. Se non vuole venire, pazienza. E poi ci mancherebbe, non sarebbe da me.

Tra l’altro – questa cosa ora non c’entra niente – mi è capitato un fatto simile qualche anno fa, cioè non proprio simile però qualcosa forse potrebbe ricordare. Vabbè ve lo racconto. Per coincidenza i nomi sono gli stessi ma i protagonisti completamente altra gente.

In pratica, mi sembra che era il 2005 o 2006, dovevo andare a Bilbao con un’amica – si chiamava Erika -  e c’era quest’altra amica di Firenze che era indecisa se venire o no. Allora noi a insistere – dai Franci vieni! Dai ci divertiamo! (si chiamava Francesca). Ma lei niente. Io tra l’altro – per dire la verità -  per convincerla avevo usato anche dei mezzi un pochino subdoli – ad esempio le avevo fatto credere che ci sarebbe stato un terremoto a Firenze e cose del genere – ma lei niente. Vabbè. In poche parole, finì che verso maggio partimmo solo io e questa Erika, e lei rimase a Firenze.

Fatto sta che in quei tre giorni gliene capitarono di tutte, poveretta. Per prima cosa il venerdì la scipparono (aveva appena fatto bancomat). Poi per l’agitazione si dimenticò la macchina da cucire accesa – era appassionata di cucito – che provocò un cortocircuito che incendiò la casa nuova dove si era appena trasferita. Poverina, mi ricordo ancora quando ci telefonò il sabato mattina, noi stavamo per entrare al Guggenheim, lei in lacrime: vedi, se venivo con voi!!! E io: dai Franci, tranquilla, il peggio è passato.

E invece mi sbagliavo. Il peggio doveva ancora venire. Il sabato mentre stava andando dai carabinieri a denunciare lo scippo, un pirata della strada la investì davanti alla caserma e purtroppo entrò in coma. Tornammo da Bilbao. La andavamo a trovare tutti i giorni, sperando che si svegliasse. Passarono i mesi, lei sempre immobile su quel letto, in quella stanza semibuia, fredda, sempre immobile, immobile… e poi finalmente un giorno notai che stava muovendo un dito, e poi una palpebra, aprì gli occhi, ci guardò e finalmente ci riconobbe, e quello che disse lo ricordo oggi come se fosse quel giorno. E lo ricorderò per sempre. Disse: “Ma se fossi venuta con voi a Bilbao! Tutto questo non sarebbe mai successo.”

Per fortuna Francesca oggi sta bene. E’ proprio vero, se fosse venuta con noi a Bilbao dal 14 al 16 maggio con volo Ryanair FR9155 con partenza da Ciampino alle 9:55 e arrivo a Santander alle 12:20 per un totale di 74€ andata e ritorno, volo che per coincidenza oggi è ancora disponibile allo stesso prezzo prenotando entrò il prossimo martedì, dicevo, se fosse venuta con noi non le sarebbe successo proprio niente.

E quindi voglio dare a tutti un consiglio, ma in particolare a quelli che sono indecisi se partire o meno per Bilbao: ragazzi, non buttate via la vostra vita per 74 euro. Pensateci bene.

Vostro, Guss.