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domenica 18 aprile 2010

Dante Alighieri, Giuda e Antonello Venditti.

La storia che sto per raccontarvi inizia il 27 marzo del 1300, un sabato notte, centinaia di metri sottoterra, e finisce esattamente il 27 marzo del 2010, sempre un sabato notte, fra gli spalti dello stadio Olimpico di Roma. Ve la racconto oggi, non per puro caso. Oggi la Roma ha vinto il derby. Poi capirete perché.

Ma procediamo con ordine, una cosa dopo l’altra.

In quella notte di 710 anni fa, che era la notte del Sabato Santo, un uomo di nome Dante Alighieri si trovava nell’oltretomba da un paio di giorni e aveva appena finito il suo viaggio attraverso il cerchio più atroce di tutto l’inferno, quello dei traditori, accompagnato da Virgilio, suo grande maestro e ora guida di quest’avventura eccezionale.

Per chi non lo ricorda, il nono cerchio dell’inferno è qualcosa di profondamente diverso rispetto a tutto quello che Dante aveva visto fino a quel momento. I peccatori, che stanno conficcati nel ghiaccio, immobili e congelati, si sono macchiati di crimini talmente ripugnanti che per raccontare ciò che vede Dante deve cambiare il suo modo di scrivere per renderlo più spiacevole. Il nono cerchio dell’inferno rappresenta il massimo della degradazione umana. Ci stanno i traditori dei parenti, i traditori della patria, degli amici e dei benefattori.

E alla fine di tutto emerge dal ghiaccio a mezzobusto Lucifero che mastica i tre peggiori fra gli infami di tutti i tempi, Giuda che ha tradito il Messia, e Bruto e Cassio che hanno tradito Cesare, li mastica in continuazione, fino alla fine dei tempi, come se fossero tre chewingum giganti.

E’ ovvio che Dante nella sua storia ci poteva mettere solo i personaggi che erano vissuti fino ad allora. Per il Rinascimento ci avrebbe infilato qualche pittore, un poeta, un paio di turchi, se fosse arrivato fino ai giorni nostri nell’inferno ci sarebbero finiti Napoleone, Marx, Stalin e in paradiso probabilmente Papa Wojtyla e Madre Teresa.

Ho volutamente tralasciato qualcuno.

Ci sono tre persone, infatti, che si troverebbero al posto di quei chewingum giganti che Lucifero mastica per l’eternità. Tre persone che non hanno tradito la patria, gli amici o i benefattori. Peggio. Tre uomini, se li possiamo chiamare così, che hanno tradito la loro fede. L’unica fede che hanno, la più importante, la loro fede calcistica. Se Dante vivesse oggi, qui, ora mentre scrivo e guardo la capitale dalla finestra dell’ottavo piano e sembra che la Roma abbia vinto i mondiali e non un derby, se Dante fosse qui chissà cosa scriverebbe di chi tradisce la squadra perché ha paura di che cosa, poi, di un po’ di tifo avversario.

Il 27 marzo del 2010, qualche settimana fa, sempre di sera, sempre un sabato, allo Stadio Olimpico, tribuna Tevere laterale, a vedere Roma-Inter mischiati in mezzo a una folla di 72.000 anime quasi tutte di credo profondamente romanista c’erano Samuele Fattori, Guerrino Savioli e Gianni Valeriani, tifosi dell’Inter i primi due, della Juventus il terzo. C’erano tre vigliacchi che hanno cantato l’inno della squadra avversaria per paura di essere riconosciuti, che hanno saltato al grido di “chi non salta un interista è!”. I primi due, lo hanno fatto davanti alla loro squadra che giocava.

Non aggiungo altro, non ce la faccio a continuare. Ho scelto di inserire questo video scioccante che parla da solo. A un certo punto, nell’angolino in basso a sinistra, vedrete comparire una figura che canta Roma Roma Roma, core de ‘sta città più convinto di Antonello Venditti. Ecco, in realtà non state guardando Samuele Fattori detto Pistu, tifoso interista, mentre tradisce il suo Messia José Mário dos Santos Félix Mourinho.

State guardando Giuda in persona, 710 anni dopo.



Buonanotte,
sempre vostro
Guss.

16 commenti:

Caron demonio dagli occhi di bragia ha detto...

La cosa bella dell'inferno è che puoi ordinare cacio e pepe quando vuoi...

Guss ha detto...

Oh ma sta diventando un'ossessione questo cacio e pepe...
La prossima cena la facciamo da me (magari evitiamo un'intossicazione da crudità) e faccio cacio e pepe per tutti così ve la smettete di - come direbbe Catherine Deneuve - fracassarmi il cazzo.

Unknown ha detto...

Sei un fenomeno bella la storia di Dante ma tutta sta pappardella per scrivere che pistu è un codardo non c'era bisogno.Ciao doraso(Zigo)

Guss ha detto...

Per Pistu questo ed altro.

Anonimo ha detto...

la storia di pistul, gianni e guerrino, sarebbe stata sicuramente inserita nel vangelo, come la parabola "de i 6 chewingum".
la novella raccontata dal Gusella esalta le doti da infame dell'uomo, la codardia e l'assoluta mancanza di di un credo in cui immedesimarsi. trascura però un elemento imprescindibile della fabula:
andare allo stadio per vedere l'inter e fare il tifo per la squadra avversaria, non nasconde una debolezza di fondo, ma LA ASSOLUTA IMPOSSIBILITA' DI TIFARE INTER INTER!!! NEANCHE MORATTI TIFA INTER.
nelle ultime intercettazioni SBOBINATE, Moratti DICE :"squadra di checche, è meglio gianni bum bum Valeriani rispetto a Santon...ma chi cazzo è sto scemo??? e'to?? etthò (mimando il manico d'ombrello) ecco cosa me ne faccio del tuo stipendio!!!"la prossima volta invece di comprare sti scemi di merda me li spendo al pepe nero!!! sti babbi di minchia".
GLI ESPERTI RITENGONO INFATTI CHE CHI SI AVVICINA ALL'INTER NON E' ALTRO CHE UN GAY!
ANCORA IL NOTO CREPET HA DEFINITO L'INTERISTA COME COLEI C'O PIGGHIA N'GULO ACCAGLI PIACEPURE!
Tornando alla parabola e soprattutto al video, si che il vero tifoso interista ha le palle come i chewingum, può essere che sta sera tifino addirittura BARCELLONA E CHE AL GOL DI MESSI ESULTINO ANCHE!
PACE E BENE, IL VOSTRO NELSON DIDA!

Pistu ha detto...

Da te non me lo aspettavo!

Guss ha detto...

Sei una persona orribile.

Anonimo ha detto...

cari "amici " juventini e milanisti io posso cantare anche forza roma perché il solo obbiettivo di questa stagione é madrid ......

La Sacra Corona Unita ha detto...

Barducci ti aspettiamo

Claudio Ranieri ha detto...

Cari Samuele, Gianni e Guerrino, vi aspetto ancora una volta il 5 maggio in occasione della finale di Coppa Italia - Tim Cup che come ben sapete si terrà all'Olimpico e vedrà la mia squadra coinvolta in un match all'ultimo sangue con l'Inter. Questa volta, non limitatevi a cantare l'inno, se volete contribuire davvero indossate le sciarpe e portate con voi altri simpatici gadget giallorossi! Grazie ragazzi, il vostro supporto è fondamentale. Daje!

La sorella di pistu ha detto...

da quando vado negli spogliatoi prima della partita non so i giocatori vanno il doppio...e poi dicono che il sesso prima della partita non fa bene!dajeeeeeeee

'Ndrangheta ha detto...

La vita è come una scatola di cioccolatini! Non sai mai quello che ti capita.

Forrest Gump ha detto...

Barducci la scotola di cioccolatini sei te!

anonimo veneziano ha detto...

Quindi Barducci sarebbe la vita?!

Guss ha detto...

Barducci come minimo è la via la verità e la vita.

Giovangualberto ceri ha detto...

Al Gentilissimo Signor Presidente della Repubblica Italiana
On.le GIORGIO NAPOLITANO
Potremmo festeggiare insieme la nascita della REPUBBLICA ITALIANA e di DANTE personaggio. I nostri patrioti per l'Unità d'Italia, con Mazzini e Garibaldi, ne andrebbero fieri. La situazione politico-culturale lo richiederebbe.
Fin dal 1993 ho infatti dimostrato che Dante personaggio è stato fatto nascere, da Dante persona, il MARTEDI' 2 GIUGNO 1265 (Par., XXII, 110 - 117). L'ho dimostrato anche al Convegno Internazionale su "DANTE E LA SCIENZA" tenutosi a Ravenna nella mattinata del 29 Maggio 1993 con Presidente di Turno il professor CESARE VASOLI dell'ACCADEMIA NAZIONALE DEI LINCEI che, personalmente, mi dava ragione. Nessuno mi ha mai smentito, mentre i complimenti più forti mi sono venuti dalle molte lettere inviatemi dal Professor Giorgio Barberi Squarotti.
Il Presidente della Repubblica CARLO AZEGLIO CIAMPI gentilmente mi rispondeva il 12 giugno 2002, con lettera protocollata - Divisione relazione con i cittadini - AC12L777 - AMM/lt. (cfr. You Tube), al mio lavoro inedito, a Lui inviato, di n. 154 pagine con grafici e documenti storici allegati.
Link: http://www.youtube.com/watch?v=wV4vEG15yjA
Perché non si procede ad un PUBBLICO DIBATTITO se mai, per qualcuno, esistessero delle incertezze?
Con deferenti ossequi.
Firenze, 02/ 05/2010
Giovangualberto Ceri