Eravamo 10 con una jeep, senza guida: due ragazze svedesi e uno svedese, due inglesi, un’indiana che vive a New York, uno di Bruxelles scemo duro, io e due tipi di Predappio.
Siamo partiti con la roba da mangiare, i fornelli, le stoviglie, quattro tende e tutto il resto…Vabbè, ma detta così sembra bella. Vi dico qual era il menù del secondo giorno, per colazione, così vi fate un’idea: fette di pane bianco con sopra uova sode e spaghetti precotti in salsa di pomodoro e fagioli (per colazione, non scherzo, alle 7 di mattina! Oh, gli spaghetti andavano spalmati sopra il pane, ma senti questi… io e gli altri italiani non abbiamo avuto il coraggio).
Un grosso problema è stato la prima sera lavare i piatti… senz’acqua… l’italiano suggeriva di lavarli non so come con la sabbia, ma visto che era un’isola e dormivamo vicino al mare abbiamo pensato di lavarli nell’oceano. Al buio, di notte. Non fatelo mai. Tra l’altro c’era un tempo strano e ogni tanto faceva degli scrosci d’acqua da paura.
Qualcosa tipo l’acqua distillata: quando entravi dentro, la gente dalla riva ti vedeva perfettamente in piedi.
La carta di credito adesso mi funzia ed è pure piena perché sono riuscito a vendere la moto (mio babbo veramente), quindi botta di vita: stamattina ho comprato dei cosi che sembrano wurstel ma si chiamano "cabanossi", delle uova, le mele e i cetrioli.
Have a good time!
Yours, Guss.