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lunedì 29 giugno 2009

Adesso ho la frangia

Cari Barducci e Valeriani,

non so da voi ma qui a Lisbona ogni tanto arriva il momento di tagliarsi i capelli.


Ebbene, per me le possibilità erano due: andare dalla parrucchiera sotto casa e spiegarle come li volevo, oppure trovare le forbici e un pettine e farmeli fare dalla Sartini (che da come parla sembra italiana).


Poi ho pensato: il mio barbiere in Italia non ha ancora capito che taglio voglio e la cosa va avanti da 19 anni. Ma sì... proviamo con la Sartini!




Adesso ho la frangia.
E non aggiungo altre foto.

Boa noite.
Guss

domenica 21 giugno 2009

Meglio non indagare

E' un caldo abnorme, per cui oggi sono tutti al mare a Caparica tranne me che devo lavorare. Dovrei.


Qui nella sala studio il condizionatore sta pompando aria fredda a manetta, intanto che mi prendo una paresi al collo vi racconto una cosa.

Ieri, in perfetto accordo con i tempi lunghi portoghesi, per stare sul sicuro siamo tornati dal mare alle 11 di sera. Doccia e metropolitana, verso mezzanotte siamo in Alfama. Usciti dalla stazione giriamo a destra e c'è un ragazzo che ci aspetta davanti a un portone scassato. E' Joseba, il basco.

Ci fa strada, iniziamo a salire una scala di legno pericolante, al buio. C'è un tizio alla porta che vuole entrare ma ci inventiamo che dev'essere accompagnato da almeno una ragazza e quindi se ne va. Dopo tre piani entriamo in una parte del palazzo dove ci sono i lavori, una betoniera, dei mattoni e dei pezzi di ferro. Sempre buio, altra scala. Si inizia a sentire la musica.

E finalmente arriviamo in un giardino, nella casa dei ragazzi portoghesi, molto accogliente. Fiaccole, dj, una vasca di sangria deliziosa (ho la ricetta), chitarre sparse un po' in giro, due frigo pieni di birra. E quando dico vasca, è vasca.

Salutiamo gli altri di casa nostra che sono già lì. La festa procede, entra nel vivo e non so a che ora (le quattro) il dj e un amico prendono la chitarra e iniziano a suonare Sweet child of mine. All'assolo ero in lacrime. Questo succedeva alle quattro e qualcosa di notte, in centro, all'aperto. Ma questa volta non è arrivata la polizia quindi tutto bene.

A questo punto, mi sono chiesto perchè eravamo lì (visto che nessuno di noi conosceva i portoghesi) e ho domandato a Federica chi è che conosceva chi.

Fede, ma chi è che conosce i portoghesi?
Io.
E come?
E' perchè tre anni fa studiavo a Milano e vivevo con due ragazze spagnole.
E quindi?
Cioè... erano Erasmus... e una l'anno dopo è andata a fare un master in criminologia a Madrid. E viveva con Miguel.
Chi è Miguel?
Miguel, l'amico di Marco. In pratica è Marco che quando ha saputo che ero qui a Lisbona ha chiesto il mio numero a Mary.
Mary chi?
Mary... quella del Master.
Ah ok, quindi alla fine ti ha chiamato Marco!
Esattamente.
... ... ...
... ... ...
E Marco chi è?
Non so.

Sempre vostro,
Guss

domenica 14 giugno 2009

Back to civilization

Olà!

Eccoci... dopo qualche giorno di spiagge oceaniche (quasi) deserte e bagni di acqua oceanica a meno 40 gradi ritorniamo alla civilità, che significa tutti nella sala studio davanti ai computer... però abbronzati! Oggi si prospetta una giornata terribile: pulizie in casa, spesa comunitaria al Pingo Doce e in più ho quasi finito la lacca e non credo che la troverò uguale... Se non hanno la Splend'Or anticipo il rientro di un mese!

Ho notato che i vostri commenti al blog stanno diventando sempre più cretini, soprattutto da quando due tizi di cui non faccio il nome - per mantenerli in anonimato li chiameremo a titolo di esempio "Valeriani G." e "Francesco B." - hanno cominciato a scrivere regolarmente.

Comunque. Devo ringraziare pubblicamente il mio pusher Guerrino per la mappa del Portogallo per il GPS che finalmente abbiamo usato... e anche fargli gli auguri per i suoi 39 anni!!! Sarà mica ora che ti trovi una donna e ti sistemi?

La settimana di lavoro è finita martedì, mercoledì siamo partiti in dieci fra italiani e baschi per l'Algarve e l'Alentejo.

Siamo tornati venerdì per il patrono e abbiamo appurato che qui le feste le sanno fare molto bene... decisamente una fiesta de puta madre!*


Per ora vi saluto e vi auguro una buona domenica. Vado a cercare la lacca.


Sempre vostro,
Guss

*il basco docet: "puta madre" = cosa molto buona; "madre puta" = mmm... miga tent...

domenica 7 giugno 2009

Neurodisney

Olà Italia!

Come state? Vedo che anche il secondo sondaggio si è concluso con un risultato prevedibile...

Come si dirà "bicarbonato" in portoghese? Ho mezzo chilo di tacos messicani che si stanno aggirando per il mio stomaco. Per fortuna gli spagnoli si sono moderati e hanno preso la confezione mediamente piccante. Nella confezione era segnato solo un allarme su tre! La prossima volta puntiamo diretti sul wasabi.

Come previsto il mio portoghese sta inizando a peggiorare, dato che in casa si parla spagnolo. Anzi, aspetta... visto che ormai ho perso l'ultima metropolitana per il Bairro, mentre carico qualche foto delle settimane scorse vi spiego meglio la questione.

Allora, in casa vivono due gruppi etnici (quattro camere sono italiane, due sono basche) e una minoranza portoghese (una camera singola). Quindi si parla una mescolanza di lingue. Siccome c'è una toscana, una trevigiana, due parmigiane, una pugliese e tre romagnoli si parlano anche vari dialetti. Dove non arrivano l'italiano e lo spagnolo arriva l'inglese, e dove non arriva l'inglese arrivano i gesti.

Bene.

In questo marasma linguistico e gestuale prevalgono dunque l'italiano, lo spagnolo e l'inglese, seguiti a distanza dal portoghese e dai vari dialetti peninsulari nonchè abbastanza raramente da elementi di basco puro, uno dei ragazzi di Bilbao lo sta studiando.

Ecco appunto... come farà a migliorare il mio portoghese??!
Però sto facendo progressi notevoli con i proverbi spagnoli e progressi eccellenti con i proverbi spagnoli sconci.

Adesso vi saluto sulle note di "Neurodisney" dei Latte & i suoi derivati, dopo "Mio fratello fuma a scrocco" di Tony Tammaro è forse la canzone più inutile di tutti i tempi. Anzi, adesso che ascolto bene il testo... sicuro.


Sempre vostro,
Guss.

PS: Tiran más dos tetas que dos carretas!