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martedì 14 luglio 2009

Bei momenti


Nella vita di ogni uomo ci sono delle cose da evitare se possibile. Una di queste è fare una gita in macchina con un gruppo di donne. Un'altra, ma più dolorosa, è fare una gita in macchina con un gruppo di donne e non guidare. La terza è andare a Porto per il weekend con un gruppo di architetti molto appassionati, e tu non sei architetto.

Lo scorso weekend sono stato in gita a Porto, in macchina, con un gruppo di donne architette. E non guidavo.

Ma prima di raccontarvi questa esperienza straziante devo ringraziare di cuore i comici Valeriani-Fanti-Barducci che stanno animando piacevolmente il mio blog. Ho un messaggio privato per Gianni, che vi pregherei di non leggere se non siete Gianni: ce la fai a non inviare tutti i messaggi due volte santo cielo? Lo so che con quelle dita non è facile ma Andrea ce la fa... prova a usare il mignolo quando digiti. Grazie.

Torniamo alle cose drammatiche.
Sarò breve perchè ripercorrere certi momenti non è facile. Qui ricorderò soltanto la visita ai parcheggi sotterranei - e sottolineo parcheggi sotterranei - della Casa della Musica di Rem Koolhaas e la gita alle scale di cemento delle case popolari di Alvaro Siza (le foto le ha fatte Sara ma non le metterò sul blog perchè sto cercando di mantenere un certo decoro) dicevo le scale di cemento che per un caso fortuito ho evitato perchè ero tornato in albergo a chiaccherare col portiere. Della Casa do Chà - sempre di Siza - abbiamo visto il retro e un po' dell'interno spiando dai vetri perchè era chiusa. Bei momenti. Purtroppo non c'è stato tempo sufficiente per visitare la casa natale di un'amica di Eduardo Souto de Moura, la strada dove una volta Souto chiese una sigaretta a uno che passava e la casa natale di quel tipo che passava.

Ora vi lascio perchè sono distrutto dal dolore.
Vado a piangere in camera per la seconda volta da quando sono a Lisbona.

Sempre vostro,
Guss

10 commenti:

Anonimo ha detto...

...ste, mi sono sentita chiamare in causa perchè ti capisco benissimo!!!! sono un'esperta di convivenza con "architette"...quando sono stata in vacanza a firenze con l'eli, agli uffizi invece di guardare quadri e statue lei stava con il naso per aria e disegnava le TRAVI del soffitto!!
..ma basta organizzarsi: vuoi andare al museo delle sedie??! vai vai..io ti aspetto in caffetteria! ..vuoi passare 2 ore in un negozio con 100 mila lampade di plastica -pardon, di design- che costano 200 euro??! ..vai vai, io intanto mi mangio un gelato e mi faccio una pennichella..
Come vedi ci vuole tanta pazienza!! anche se ci sono certi limiti, per esempio la BIENNALE..quella no, non ce la posso fare! per me buona parte dell'arte contemporanea è un po' come la corazzata potiemkin (si scrive così?): una CAGATA pazzesca!! pensa che al pompidou c'era una stanza con uno schermo che proiettava una roba assurda e tante piccole sedie colorate davanti..ero così stanca che mi sono seduta comoda comoda salvo poi beccarmi un cazziatone dalla sorveglianza perchè mi ero seduta sull'opera d'arte!!!!! sembrava lo sketch di aldo-giovanni e giacomo, una figura di MERDA che non ti dico!! ma ognuno ha i suoi gusti.. beso, sara

BARDO, YOGHI E BUBU ha detto...

Bè visto che si parla di arte contemporanea credo che sia indispensabile parlare di quella senese.
SIENA 11.30 A.M. 02.01.2003.
Cominciata male e finita peggio...nell'ordine le opere più significative sono state:
- un ritratto di "ugo adolescente", fatto con dei fili di lana tenuti sul muro da chiodi...ho parlato con l'opera per dieci minuti prima di accorgermi che ugo era in un'altra stanza. Mi sembrava un pò troppo colorato!!!
- stanza con luci soffuse tenebrose, con 15 lavagne di dimensioni diverse...ad un certo punto uno di noi ha creduto bene di grattarle con le dita...dopo 0,0001 secondo è arrivata la mascherina che con gentilezza ci ha fatto segno di uscire.
- muro che finisce improvvisamente proprio quando uno di noi stava facendo ER PIACIONE...OH OH OH OH...SCUSATE QUESTA NON ERA UN OPERA D'ARTE.
- Ma la vetta è stata raggiunta con l'opera intitolata: LE TOPOLINE DANS SUR LA CAREGES AJURDUIS QUE ESCAPES DAL GATTO QUE IL SEGUES SEMPRE SUR LA CAREGES. Magnifica, un quadrato delimitato da una specie di fune alla quale erano legati un topo davanti ed un gatto dietro, e giravano lungo il perimetro trainati da una specie di catena della bicicletta meccanica( per ulteriori info chiedere a filo fonzi).
P.S. LA CORAZZATA NON ERA POTIONKY, OPPURE PASKOSKY.
P. S. GIANNI HA LE DITA NON PIù GROSSE DI QUELLE DI ALTRE PERSONE.

BARDO GOURMET BIGAZZI ha detto...

MA A PORTO HAI BEVUTO IL PORTO VINTAGE QUINTA DO NOVAL..
NON E' CHE HAI ALTRE FOTO CON LE AZIENDE PRODUTTRICI DEL PORTO CHE DOVREBBERO TUTTE CONCENTRARSI NEL PORTO DI PORTO.

mauro ha detto...

Dai, che storia...nel porto di Porto vendono il porto!
Dai!!!!!!

Stefano Gusella ha detto...

x Bardo: guarda che Gianni ha le dita tozze da paura.

Stefano Gusella ha detto...

X Bardo Gourmet Bigazzi: il PORTO VINTAGE QUINTA DO NOVAL lo beviamo tutti i giorni a colazione. Se non ricordo male, a Porto ho bevuto diversi Gin Tonic.

Stefano Gusella ha detto...

X Mauro: E' proprio il caso di dire... pois è!

Anonimo ha detto...

Grazie Checco per averci ricordato le peggio figuracce del quartetto cesenaticense in trasferta in quel di Siena!!!
Ci sarebbero molte altre perle da raccontare tra le quali
- "i punti cardinali" di Filo
- il tuo "mantieni la Wind"
- la nostra "rombante" ascensione sulla volta più alta di Siena
- "ombrelli" del fantastico Gianni
- "il risveglio del portiere notturno" opera mia!
- TE MATO..
- risvegli
- colazione a letto

e tante altre... quasi quasi potremmo organizzare una mostra al Guggenheim Museum di Borello! Famosissimo!

tutte opere d'arte contemporanea con un inflessione minimalista e barocca leccese... che assieme sono la fine del mondo!

Andrea.

Le dita di Gianni fanno parte del sistema internazionale di unità di misura per calcolare il diametro delle gallerie autostradali.

Anonimo ha detto...

la Loretta non ci crede che hai il cellulare bloccato però te l'ho salutata.ciaoo! saramonts.

Neil armstrong ha detto...

"Ricordo che poco dopo l'allunaggio guardai la Terra e riuscii a scorgere nitidamente la Grande Muraglia Cinese e l'indice di Gianni, probabilmente impegnato a tirare un delle sue "gran botte" con un malcapitato centravanti del subbuteo!"