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giovedì 5 novembre 2009

Storia di una scrivania.

Finalmente sto seduto dietro a una scrivania. E che scrivania: centosessanta centimetri con piano estraibile, ottantanove euro all'Ikea. L'ho montata la settimana scorsa.
Cioè, stavo per montarla in verità. Poi è successa una cosa che ha del miracoloso! E a questo proposito, devo dirvi che ci sono dei fatti nella vita che ti fanno pensare un casino. Vi ricordate che quando stavo a piazza Bologna e non avevo il batticarne, battevo i petti di tacchino con la caffettiera?

Allora. Ero disperato perchè stavo aspettando questa scrivania da un mese, era diventata come un'ossessione... nei momenti peggiori avevo pensato di trasportarla a mano dall'Ikea di via Anagnina a casa mia. Venti chilometri, tra parentesi. Ok. Sabato mattina Guerrino mi porta con la sua macchina in via Anagnina: la prendiamo, la portiamo nella mia stanza e dopo un paio di giorni trovo il tempo di mettermi a montarla: avete presente... tutto gasato, vestiti da lavoro, Moretti da sessantasei ghiacciata, musica a manetta, scarto la confezione, tiro fuori tutti i piani di legno, le rotelline, i sacchettini... ce l'ho tutta smontata davanti agli occhi, bellissima, con i pezzi appoggiati sul letto e... niente. Leggo le istruzioni: c'è un bamboccio deficiente che ride e un fumetto con il simbolo di un martello e di un cacciavite! Ma porca miseria.

Ok, cerco mezz'ora, telefono al coinquilino e finalmente trovo il cacciavite in un posto assurdo. Ma il martello zero. In tutta la casa non c'è nulla che assomiglia a un martello, neanche lontanamente. Quindi che faccio... inizio a rimettere i pezzi nella confezione, le viti e le altre cose nei loro sacchettini, le rotelline, spengo la musica - ero molto triste, diciamolo... Ma qui succede il miracolo.

Vedo una cosa metallica che spunta dallo scatolone che mi hanno spedito i miei e che non ho ancora smistato del tutto... mi avvicino... non ci credo! Il batticarne.

E così ora ho una scrivania.
Chissà se un giorno lo userò veramente per battere i petti di tacchino.

Buonanotte,
Guss.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Gus sei un mito! Se trovi un martello fammi sapere per cosa lo usi...
baci
Vale

Anonimo ha detto...

non è bello "per cosa" vero?
Va bhe ci siamo capiti dai...

Ps: perchè non hai raccontato tutti i particolari?
Che hai dormito con Guerrino, su cosa avete appoggiato lo scatolone della scrivania fuori da casa tua...hihihih

Guss ha detto...

Ma te l'ho già detto... quella notte non siamo mai tornati a casa, in realtà...